La breve storia di Cà Masinet
Villa Mazzotti ( B&B Ca' Masinet )
Le ville, fattorie, case padronali e rurali, hanno avuto una parte importante fra la popolazione rurale e nella società borghese; ognuna portava con sé un tassello di storia che va inesorabilmente perdendosi con la loro scomparsa: numerose ville e case furono distrutte dalla guerra, mentre diverse vanno incontro ad una morte lenta e sicura causata dal progresso, dalla negligenza e incuria degli uomini. Ma qualcuna resta.... Leggi tutto
Dicono di noi..
Le origini
Epoca di costruzione: Inizio Ottocento Il toponimo “Villa Mazzotti" compare infatti, in carte topografiche militari già dalla metà dell'Ottocento, in possesso dell’attuale proprietario. La villa si trova al centro di un ampio parco, ricco di vegetazione e punteggiato da cespugli e fiori. Essa, pur essendo stata rimaneggiata nel corso del Novecento, conserva ancora nelle sue semplici linee architettoniche, lo stile sette-ottocentesco, a due piani, con la facciata volta a levante, abbellita, da ali laterali più basse, in passato adibite a servizi.
La facciata al primo piano adornata da un balconcino ingentilito da una ringhiera in ferro battuto. A pianterreno, si accede alla villa tramite un portone arcuato, che immette in un androne terminante, nella parte posteriore, con un altro portone simile al precedente. La cucina conserva ancora il suo aspetto quasi originale; sulle pareti dell'androne e sulle travi del soffitto si ammirano tracce di antiche decorazioni.
Il primo proprietario fu il dottor Arrigo Mazzotti di Firenze poi, all'inizio del Novecento (probabilmente nel 1906), la villa fu acquistata dal signor Rambelli di Russi,che vendette villa e tenuta al fratelli Mazzotti, conosciuti nella zona col soprannome di Masinet. Essi pur omonimi non avevano legami di sangue con il primo proprietario. Nel parco, vi sono alcuni luoghi degni di nota: una capannina formata da arbusti di bosso con un tavolo tondo in cemento attorno al quale si sarebbe tenuto un convegno di liberali, fra cui anche il futuro primo ministro del regno d'Italia Luigi Carlo Farini (1812-1866); un imponente pino austriaco, unico rimasto a testimonianza della prima proprietà; infine un caratteristico pozzo in muratura dalle linee goticheggianti e con bandierina segnavento con sopra il giglio fiorentino e le iniziali "M.A." (Mazzotti Arrigo).
[Estratto da uno scritto di Giovanni GAVELLI]
La facciata al primo piano adornata da un balconcino ingentilito da una ringhiera in ferro battuto. A pianterreno, si accede alla villa tramite un portone arcuato, che immette in un androne terminante, nella parte posteriore, con un altro portone simile al precedente. La cucina conserva ancora il suo aspetto quasi originale; sulle pareti dell'androne e sulle travi del soffitto si ammirano tracce di antiche decorazioni.
Il primo proprietario fu il dottor Arrigo Mazzotti di Firenze poi, all'inizio del Novecento (probabilmente nel 1906), la villa fu acquistata dal signor Rambelli di Russi,che vendette villa e tenuta al fratelli Mazzotti, conosciuti nella zona col soprannome di Masinet. Essi pur omonimi non avevano legami di sangue con il primo proprietario. Nel parco, vi sono alcuni luoghi degni di nota: una capannina formata da arbusti di bosso con un tavolo tondo in cemento attorno al quale si sarebbe tenuto un convegno di liberali, fra cui anche il futuro primo ministro del regno d'Italia Luigi Carlo Farini (1812-1866); un imponente pino austriaco, unico rimasto a testimonianza della prima proprietà; infine un caratteristico pozzo in muratura dalle linee goticheggianti e con bandierina segnavento con sopra il giglio fiorentino e le iniziali "M.A." (Mazzotti Arrigo).
[Estratto da uno scritto di Giovanni GAVELLI]